Seamless M4T: si parla di una capacità di riconoscimento di ben 100 idiomi, convertibili automaticamente in un massimo di 35 lingue.

La holding proprietaria di Facebook, Meta Platforms, ha presentato il 22 agosto un modello di intelligenza artificiale in grado di tradurre e trascrivere il parlato in decine di lingue. In un post sul blog ufficiale, l’azienda ha reso noto che il suo modello chiamato “SeamlessM4T” è in grado di supportare traduzioni tra testo e parlato in quasi 100 lingue, nonché la traduzione completa speech-to-speech per 35 lingue, combinando tecnologie che in precedenza erano disponibili solo in modelli separati. L’amministratore delegato Mark Zuckerberg ha dichiarato di immaginare che tali strumenti facilitino le interazioni tra utenti di tutto il mondo nel metaverso, l’insieme di mondi virtuali interconnessi su cui sta scommettendo il futuro dell’azienda. La società di Zuckerberg ha spiegato che sta per rendere disponibile “SeamlessM4T” per tutti gli utenti, Quest’anno la più grande azienda di social media al mondo ha rilasciato una serie di modelli di intelligenza artificiale, per lo più gratuiti, tra cui un modello chiamato Llama, che fa concorrenza a ChatGPT di OpenAI e a Bard di Google.

Seamless M4T dunque presenta una rilevante capacità di traduzione, ma è anche frutto dell’impegno di Meta rispetto al voler creare un ambiente digitale dove vi sia inclusione e sicurezza. Nel dettaglio, via via che il modello veniva ideato, Meta ha dato vita ad un sistema che riesca ad identificare parole tossiche. Come chiarisce l’azienda, sono compresi i casi dove il contenuto tradotto potrebbe fomentare odio, violenza, volgarità e così via. All’interno dei dati d’addestramento, al fine di contro-bilanciare la tossicità, l’azienda ha eliminato le sequenza dove input oppure output avevano diversi gradi di tossicità. Altro elemento innovativo riguarda l’abilità del modello di riuscire a quantificare e notare i pregiudizi di genere nelle lingue. Lo scopo di Seamless M4T, attraverso il filtro del linguaggio tossico e mediante l’impiego verso i costrutti linguistici di genere, è far si che i contenuti tradotti restino rispettosi ed imparziali.