Opera ha presentato Aria, il suo nuovo software di navigazione web con funzionalità di intelligenza artificiale.

La frontiera dei browser dotati di intelligenza artificiale si sta espandendo. Oltre a quella sviluppata da Microsoft con Bing, è stata sviluppata una nuova alternativa da Opera One, la nuova release del browser freeware e multipiattaforma con AI integrata della software house
norvegese.

Completati i test, Opera One è pronto per il download gratuito per Windows, macOS e Linux e battezza l’inizio di un nuovo corso per la società, che trova le propria fondamenta in un browser riprogettato da zero con un design modulare per portare immediatamente l’utente dentro le funzionalità di Aria, l’intelligenza artificiale targata Opera basata su tecnologia Gpt.

All’intelligenza “embedded” si potrà domandare qualsiasi cosa attraverso una comune chat di testo e gli algoritmi di machine learning si faranno carico di elaborare la risposta più adeguata; con Aria si potrà interagire ogni volta che lo si vorrà (tramite una nuova riga di comando e nella barra laterale del browser) per la ricerca di informazioni online, la generazione di testo o codice o per avere assistenza tecnica completa sul software di navigazione. Cosa succederà alla versione standard di Opera non è ancora chiaro, ma è plausibile che il progetto “One” possa avere applicazioni e ripercussioni sugli sviluppi a venire. La sensazione è che l’esperienza di intelligenza artificiale che propone Opera sia più a misura di utente, a cui è lasciata piena facoltà di usare la tecnologia generativa (per cui serve registrarsi con un account) oppure di farne a meno. E forse la nuova frontiera è proprio questa: un browser che si adatta dinamicamente alle esigenze degli internauti in base al contesto e mettendo in primo piano solo le funzioni chiave, all’insegna di maggiore fluidità e facilità d’uso